Gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare, oltre a garantire le attività di routine, come la sorveglianza dello spazio aereo, la ricerca e soccorso, i trasporti sanitari urgenti di persone in imminente pericolo di vita, sono particolarmente impegnati nel far fronte alla grande emergenza scatenata dalla diffusione del Covid-19.
L’Aeronautica Militare, infatti, è stata impegnata sin dal primo giorno dell’emergenza sanitaria, con il rientro dei connazionali dalla Cina e dal Giappone (dalla nave Diamond Princess), successivamente garantendo il trasporto in bio-contenimento di pazienti altamente infettivi, il trasporto di materiale sanitario e il supporto al Dipartimento della Protezione Civile.
In questa emergenza, il trasporto aereo in bio-contenimento è una delle peculiarità espresse dall’Aeronautica Militare, unica insieme alla Royal Air Force del Regno Unito in Europa, che permette il trasporto di personale affetto da malattie particolarmente infettive in totale isolamento e sicurezza. La Forza Armata è in grado di garantire tale capacità con un’ampia gamma di assetti, a seconda del tipo di intervento richiesto, sia con ala rotante che con velivoli da trasporto.
Il team di bio-contenimento dell’Aeronautica Militare, che fa riferimento all’Infermeria Principale di Pratica di Mare, è costituito da specialisti – medici ed infermieri – che vengono periodicamente addestrati e formati attraverso corsi ed esercitazioni. La Forza Armata è dotata di sistemi isolatori tipo ATI, STI e N36, certificati sui vari velivoli militari impiegati per questo genere di trasporti.